L’articolo indaga il nodo tra politica e vita che sembra stretto da Scurati nel Sopravvissuto sulla scorta della filosofia di Nietzsche; sembra cioè che egli assuma la “volontà di potenza” come impulso umano fondamentale. Ciò significa che il romanzo è intenzionato a tratteggiare l’ombra oscura che tale nodo proietta: non quella che porta all’affermazione dell'espansione vitale degli individui e delle collettività; ma quella che indica come i conflitti più significativi del nostro tempo avranno come oggetto e come campo di battaglia il corpo vivente dell'uomo. Il conflitto generazionale che Il sopravvissuto mette in scena non può che contenere un alto tasso di violenza, se è vero che l’istituzione scolastica non è qui in grado – come non lo...